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Francesco Margherita è uno dei consulenti SEO di cui forse si sa di più anche rispetto alla vita privata, perché il suo blog Seogarden.net è da lui stesso definito un diario in cui raccoglie tutte le sue riflessioni. Dice che non è un blog di informazione, perché non scopiazza gli articoli dai blog americani, però di informazioni al lettore ne regala davvero tante.

Francesco Margherita

Francesco, sai che questa intervista nasce una mattina, quando dopo sveglio, ma trattenuto nel letto dall’influenza, sono stato colpito da una scarica di domande da rivolgerti, simili a frecce infuocate lanciate da arcieri all’assalto di un castello fortificato.

– Uh, mamma mia. Paura.

Non ho nessuna spiegazione per questo, non era in progetto alcuna intervista, non ne ho mai fatta una, figuriamoci se cominciavo da te, ma dopo qualche minuto (48 per la precisione) quelle domande incessanti mi sembravano interessanti e ho deciso di non sprecarle. Mi sono alzato e le ho appuntate a penna sul quaderno. Quando ho terminato la trascrizione ti ho raccontato l’accaduto e ti ho chiesto se avresti risposto ad una eventuale intervista oppure no. Sinceramente volevo evitarmi la fatica di una trascrizione dal quaderno al pc, nel caso avessi rifiutato ☺.

Leggo le interviste che rivolgi ai consulenti SEO e che pubblichi ogni lunedì sul tuo blog, incuriosito soprattutto dal conoscere come hanno cominciato. Per risparmiarti la fatica di rispondere a troppe domande e per mostrarti che questa intervista non è solo frutto di un regalo ricevuto dall’esterno, mi sono dato da fare ed ho letto un bel po’ di interviste che tu hai rilasciato finora, per scartare qualche domanda dalla mia lista evitandoti di farti rispondere per l’ennesima volta alla stessa.

A qualcosa è servito perché non ti chiederò se bevi vino (mi hai costretto a cercare cosa fosse l’aglianico di Taurasi) e qual è il tuo cibo preferito (gli hamburger vincono alla grande). So anche che ami la birra e la tua fidanzata.

Visto che a chi ti ha chiesto in cosa consiste in concreto la tua attività, hai dichiarato “racconto la mia vita professionale…” e in un’intervista hai affermato di non avere una vita privata e che i tuoi interessi, passioni e riflessioni sono condivise, vediamo se riesco a tirar fuori qualcos’altro e far sapere di più sulla tua vita privata.

– Uno stalker praticamente.  🙂

Ecco le 20 domande per Francesco Margherita:

1) Da precedenti interviste ho imparato che ti svegli alle 7:20, apri il coperchio del computer e tiri avanti fino all’una. E poi?

Tra l’una e le due pranzo con Claudia. Quando si fanno le due e mezza, dopo aver visto i Simpson, mi metto al computer per gli ultimi ritocchi prima delle sessioni Skype del pomeriggio. Ormai è molto raro che ci sia un giorno senza almeno una sessione di consulenza SEO o di formazione via Skype, strumento ormai centrale per il mio lavoro. Quando non ne ho, mi rimetto al lavoro per i pochi clienti fissi che ho, almeno fino alle cinque del pomeriggio, poi se il cielo è d’accordo mi rilasso, vado in giro con Claudia, pensiamo a cosa mangiare per cena o magari in quale ristorante andare.

2) Di te si sa che sei sociologo, musicista e ho scoperto che a vent’anni eri un soffio di vento e giravi l’Italia con i tuoi amici musicisti. Hai smesso di viaggiare?

Purtroppo sì, a parte qualche puntatina ad Amsterdam ogni tanto. Ci sono birrifici davvero eccezionali, per non parlare della robaccia che puoi mangiare per strada. Questa sì che è cultura! Per il resto sono felice di dirti che i viaggi più belli li faccio continuamente, senza lasciare la mia scrivania.

3) Parli in italiano in tutte le occasioni o ci sono situazioni in cui per spiegarti preferisci utilizzare la tua lingua madre? (scusa ma non riesco a chiamarla dialetto).

Sono italofono. Significa che per fare lo switch al dialetto mi servono le giuste circostanze. Il mio dialetto, il napoletano è bellissimo, lo parlo un po’, ma mi appartiene poco perché sono cresciuto davanti alla televisione (e me ne vanto).

4) Napoli è la città della filosofia, vanta una tradizione filosofica più che millenaria ed ha consegnato alla storia alcuni tra i più grandi filosofi dell’umanità: secondo te perché e inoltre pensi che l’essere napoletano ti abbia dato qualcosa in più per essere l’uomo che sei oggi?

I napoletani sono presuntuosi, come tutti i popoli pieni di storia e di cultura. Pensano di essere chissacchì e spesso si sopravvalutano. Non hanno alcuna marcia in più, sono persone normalissime, svantaggiate da un orgoglio che non ha capo ne coda. Chiaramente generalizzo e spero che i napoletani che leggeranno abbiano l’intelligenza di capirlo.

5) Tema calcio: lo segui? Sei tifoso del Napoli? Vai o sei mai andato allo stadio? Da bambino collezionavi figurine e album Panini? Sai giocare a calcio? Giochi a calcetto?

Da bambino tifavo per il Napoli e facevo l’album delle figurine Panini. Del resto come si faceva a non tifare Napoli quando giocava Maradona… Oggi me ne disinteresso, anzi, col tempo mi sono convinto che lo sport fa male.

6) Conosci il fantacalcio? Ci giochi con gli amici? Parteciperesti ad un torneo di fantacalcio fra consulenti SEO?

No.

7) Qualche giorno fa ho letto un articolo sul rischio “addominali che cadono” e il consulente SEO perennemente seduto al pc è uno dei soggetti più a rischio. Adotti qualche stratagemma per mantenerti tonico e asciutto? Fai sport?

Per fortuna le stelle mi hanno graziato concedendomi un buon metabolismo, altrimenti ora sarei drammaticamente obeso. Comunque sì, occorre quantomeno fare lunghe passeggiate, altrimenti stando sempre seduto ti rovini. Ah, faccio lunghe sedute di massaggi tonificanti (grazie Claudia).

8) In quasi tutte le interviste parli della tua compagna: condividi anche con lei le tue riflessioni sulla SEO o la tieni completamente all’oscuro?

Altroché, in realtà Claudia passa molte ore ad ascoltare i miei vaneggiamenti e le ipotesi, riscontrando con me i risultati. Da quando viviamo insieme mi aiuta operativamente nelle routine. Sta anche diventando brava. La verità è che tante intuizioni, senza di lei non le avrei mai avute.

9) A proposito, come l’hai conosciuta?

All’università. Era un mese che la guardavo senza riuscire ad avvicinarmi perché sono timidissimo, così un giorno le scrissi una cosa su un foglio e ne faci una barchetta i carta che le feci recapitare da una ragazza che era lì. Da quel giorno non ci siamo più separati.

10) Hai mai guidato e/o posseduto una Vespa? Era truccata? Sapevi andare a una ruota?

Non porto mezzi di trasporto con due ruote, perché non credo nell’effetto giroscopico. Altrimenti non si spiega come mai i reparti di ortopedia degli ospedali sono pieni di persone cadute dalle moto.

11) Francesco Margherita ha la patente? Che rapporto hai con le automobili?

Ho la patente, ma sono sempre andato a piedi. Ho sempre preferito i mezzi pubblici e le mie scarpe alla comodità dell’auto. Certe cose non le sai spiegare. Comunque da quando vivo in campagna guido di più, anche perché qui le metropolitane non ci sono.

12 Gli italiani sono divisi in due sull’immigrazione. Hai dichiarato che la SEO è per te anche un approccio alle cose. Se il mondo chiedesse a Francesco Margherita una risoluzione al problema, come ti approcceresti?

L’immaginazione è il primo passaggio per dare sostanza al pensiero. Se puoi immaginare qualcosa puoi realizzarla, ma l’immaginazione non basta, occorre fare. Il mio approccio alle cose è appunto basato sul fare, soprattutto sullo sbagliare e sulla dialettica del malinteso. Vissuta così, l’immaginazione è una porta verso mondi nuovi, suggestivi e magnifici, insospettabilmente alla portata di tutti.

13) Nel film Idiocracy l’autore ha immaginato un mondo futuro dove la gente è molto stupida, tanto da essere sul punto di morire di fame perché innaffia le piante con una bibita energetica che ovviamente le uccide. Credi che siamo su quella strada e fra 500 anni saremo tutti così stupidi?

Neanche per idea. Fra 500 anni saremo una delle specie più fike dell’universo. Saremo intuitivi e collaborativi in senso pieno, nemmeno avremo più bisogno dei computer per collegarci gli uni con gli altri. La fantascienza è sopravvalutata. Non hai idea di quello che sapremo fare.

14) A proposito di innaffiatura, hai detto che tutte le intuizioni più importanti della tua carriera sono arrivate mentre curavi il tuo orto in Irpinia. Anch’io curo un pezzo di orto ed ho un’adorazione particolare per la rucola, forte e resistente. C’è qualche pianta che ti ha colpito in particolare per qualche sua caratteristica?

L’orto è bello tutto. Per la precisione non è mio, ma della famiglia di Claudia, io mi limito a curarlo con loro da ormai 10 anni. Sono particolarmente affezionato ai pomodori perché ogni anno sono una scommessa, ma davvero, è sempre un miracolo e un grande privilegio per me calpestare quei solchi.

15) C’è un uomo che probabilmente a causa delle tue domande su di lui non dorme la notte. Si è proprio quello a cui stai pensando. Secondo te cosa ti farebbe Matt Cutts se ti incontrasse di notte, per le vie di Napoli, in un vicolo buio e senza telecamere?

ahah, penso che tirerebbe dritto, anche perché non mi conosce. Io lo lascerei passare, probabilmente senza dirgli niente, perché sono timidissimo e lì per lì, sono sicuro che resterei senza parole.

16) In ogni tua intervista si legge che in un tempo ormai lontano sei stato un amante della solitudine con un tono nostalgico ma scrivi anche che ami le persone quando interagendo tra di loro fanno succedere cose. Sei quindi affascinato dalla solitudine così come dalla compagnia?

Ammetto di avere un passato misantropico. Non mi piacevano le persone ed ero continuamente in collera per qualcosa o con qualcuno. Non avevo ancora capito che quando te la prendi con qualcuno, è sempre con te stesso che ce l’hai in realtà. Compiuto questo passaggio, mi sono letteralmente innamorato di me stesso e di conseguenza del mondo intorno a me. Proprio di tutti.

17) Hai lanciato un bellissimo gioco chiamato #primialprimo e essendone arbitro non hai potuto partecipare, tanto da invitare qualcuno ad aprirne un altro dove possa giocare anche tu. Di la verità, ci stai partecipando in segreto?

Io ho un problema, ma brutto. Sono troppo richiesto per togliermi certi sfizi, nel senso che ho talmente tante persone che mi martellano per chiedermi soccorso sui propri progetti SEO, che a stento ho il tempo di seguire tutti. Imparo tantissimo da ciascuno dei miei clienti, ma ho davvero poco tempo per il resto.

18) In un’intervista hai detto che dovrebbero insegnare la SEO a scuola. Credi che un giorno esisterà la laurea in seologia e che la professione del SEO verrà riconosciuta?

Come oggi esiste la laurea in giurisprudenza, un giorno ci sarà la laurea in web marketing, con il triennio di specializzazione in SEO. Stanne certo.

19) So già cosa vuoi fare fra 10 anni e che dalle tue ceneri sparse nascerà un albero sotto il quale verranno tutti in pellegrinaggio, l’albero della SEO. Lo sai che questo pensiero oltre che sublime potrebbe diventare realtà?

E mentre tutti verranno in pellegrinaggio sotto al mio albero, io sarò rinato da qualche altra parte e mi occuperò di contrabbandare armi. La vita è strana, la morte non te lo dico neanche.

20) 7:20, tu ti svegli e vai al pc e nella posta elettronica arriva questa intervista. Cosa hai pensato?

Uh, mamma mia… 🙂

Trovo fantastico come tu applichi la SEO in tutto, perché questo tuo pensiero è frutto di quel saper vedere di cui spesso parli. Ma sei consapevole che non solo SEO ma folle di fedeli potrebbero venire ad adorarti?

Allora ti prego, suggeriscimi qualcosa di sensato da dire loro. Qualcosa del tipo: tutto quello che cerchi è davanti al tuo naso, non dimenticarti di allungare la mano e prendertelo. Guarda bene, succede proprio adesso.

Facciamoci i fatti di Francesco Margherita

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.