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Quando si opera online con l’obiettivo di lanciare la propria attività nel mondo web, diventa necessario lavorare su un piano editoriale SEO. Senza contenuti di valore e quindi senza keyword che siano in grado di intercettare un numero elevato di clienti, la propria attività non avrà mai la possibilità di decollare. Dunque, il primo elemento di cui tenere conto è possedere un set completo di parole chiave che siano strettamente correlate all’area tematica della propria azienda.

Il secondo passo è procedere con l’analisi accurata delle parole chiave, scoprendo quali sono quelle che regalano migliori piazzamenti sui motori di ricerca di Google. Come fare? Utilizzando tool come SEMrush si potranno analizzare gli url dei competitor, scoprendo per quali parole chiave questi si piazzano in posizione favorevole.

Come si deve procedere nell’analisi delle keyword? Esistono due importanti aree di cui tenere conto quando si parla di parole chiave: quella del ‘search intent’ e quella della ‘coda lunga’.

Analisi delle keyword: il ‘search intent’

Quando parliamo di search intent entriamo nell’area dell’intento di ricerca. Trattasi di un’analisi specifica, che va a studiare quale sia l’aspettativa dell’utente quando digita su internet una determinata parola chiave. Facciamo un esempio, una persona che digita sul motore di ricerca la keyword ‘ricetta tiramisù’, vorrà trovare una pagina con indicati ingredienti e preparazione, non un contenuto che tratti della storia del dolce.

Dunque, prima di scrivere si deve conoscere quale sia il desiderio di chi fa una determinata ricerca in modo da proporre il contenuto adatto, ovvero con le giuste keyword. Facendo delle semplici ricerche su Google, osservando i risultati che il motore di ricerca dona e le keyword correlate, ci si può fare un’idea di cosa cerca la gente su un determinato argomento.

Analisi delle keyword: la coda lunga

Per quanto riguarda le keyword a coda lunga, bisogna considerare un aspetto importante. Molti pensano che le keyword a più di due parole non siano buone, perché dispersive. In realtà, una volta chiara la tematica e l’area di azione diventano fondamentali. Infatti, in merito alle keyword con tre o quattro parole la competitività è bassissima, quindi se si ha l’abilità di trovare quelle giuste saremo più in alto degli altri.

Supponiamo di gestire un sito dedicato alle estrazioni del lotto. Dedicare spazi specifici alle singole estrazioni, più che a trattare in generale il servizio, permette attraverso le keyword a coda lunga di intercettare più persone che cercano notizie. Infatti, una ricerca ‘estrazioni del lotto 15 febbraio’ piazzerà il vostro sito più in alto sulle ricerche di Google, più difficilmente questo accadrà se si utilizza come keyword ‘estrazioni del lotto’ che è utilizzata da centinaia di siti similari.

Per capire quali siano le migliori chiavi di ricerca a coda lunga, ci sono dei tool molto interessanti e funzionanti, uno di questi è Ubersuggest. Si inserisce l’idea di quello di cui si vuole scrivere, e lui proporrà una serie di parole chiave che potranno essere utilizzate. Utilizzandolo insieme a un altro tool che si chiama Keyword Planner, potremmo selezionare quelle che sono le migliori chiavi di ricerca da inserire nel proprio lavoro.

SEO marketing e le nicchie da intercettare

Essendo un mondo già pieno di diverse attività che trattano articoli di ogni genere, l’importanza di distinguersi dalla massa diventa essenziale. Supponiamo di gestire una ditta online che tratta vestiti da donna. Incentrare il proprio sito su parole chiave come vestiti donna o abbigliamento donna non sarà una scelta saggia, perché fin troppo generica e già più che utilizzata. Si dovrà dunque puntare a qualcosa di più specifico, andando dunque ad intercettare una nicchia di persone più ristretta e porsi in una posizione migliore nell’ambito di ricerca offrendo qualcosa di estremamente originale.

Facendo le giuste strategie di mercato e scoprendo le persone che tipo di ricerche fanno e cosa cercano, potrete trovare il giusto gruppo di nicchia da veicolare al vostro sito. In questo modo aumenterà la vostra visibilità e vedrete crescere il vostro business.

SEO e copywriting

Al momento in cui comincerete a scrivere e quindi avrete tutto chiaro su come muovervi, dovrete tenere conto di una cosa fondamentale: non si deve scrivere solamente allo scopo di essere trovati dai potenziali clienti, bisogna anche realizzare contenuti che piacciano a Google, in modo da essere ben posizionati in base alle parole chiave utilizzate.

Come sappiamo, un contenuto per essere di qualità oltre ad essere ben scritto deve rispettare delle precise regole SEO, una delle principali è il posizionamento e il numero delle parole chiave all’interno del testo. Non si deve esagerare con la quantità e devono essere poste nel titolo, nei tag title (H1, H2 e cosi via), nel primo paragrafo del testo almeno una volta, nel tag della prima foto e nei tag dell’articolo.

Un ultimo aspetto importante per coloro che gestiscono un sito in cui si vendono prodotti, è quello di inserire almeno una call to action nei propri articoli. Anche questa strategia fa parte di un oculato piano editoriale SEO.

Piano editoriale SEO: come e perchè creare uno

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.