Google lancia il “December 2020 Core Update”: come farsi trovare preparati

Di recente Google, attraverso un post su Twitter ha annunciato il rilascio di un importante core update denominato “December 2020 Core Update”.

Come questo nuovo aggiornamento dell’algoritmo potrà incidere con il posizionamento dei nostri siti web? Ne parliamo con Luigi Sabbetti, web designer ed esperto SEO.

Allora Luigi, cosa ne pensi dell’ultimo update di Google?

Innanzitutto grazie per avermi dato la possibilità di scambiare quattro chiacchiere virtuali con te, Pasquale. Google, lo sappiamo, è da sempre interessato ai nostri contenuti.

Content is King è sempre stata la regola più importante e penso che questo varrà anche nel 2021. Il motore di ricerca, tuttavia, è sempre più evoluto e cerca di fornire informazioni dettagliate all’utente che decide di effettuare una ricerca.

Anche la parola “Ricerca” è riduttiva. Google fornisce all’utente delle vere “esperienze” e non più dei semplici risultati di ricerca ed è in grado di farlo interfacciandosi con diverse funzioni di uno smartphone, come ad esempio la geolocalizzazione.

Un primo segnale dell’aggiornamento, infatti, è dato proprio dalle funzioni di localizzazione del dispositivo.

Un tempo, cercando la parola “Caffetteria”, tra i primi risultati delle SERP erano presenti risultati riguardanti il termine caffetteria e il significato della parola. Adesso Google capisce che se stai cercando la parola caffetteria, probabilmente sei interessato a capire qual è il bar più vicino e non il significato della parola in sé.

Quali sono le operazioni che i proprietari dei siti web dovrebbero compiere per non farsi cogliere alla sprovvista?

C’è innanzitutto da dire che Google nei suoi update difficilmente penalizza in modo drastico un sito. C’è tempo per migliorare e cercare di riconquistare le posizioni perse. Non bisogna quindi spaventarsi o lasciarsi prendere dal panico.

La prima cosa da fare è senza dubbio quella di analizzare il proprio target e la relativa nicchia di mercato in cui operiamo. A questo vanno aggiunte le classiche regole onpage e offpage per migliorare la nostra SEO e il posizionamento sui motori.

Google continua a considerare la Domain Authority un parametro importantissimo e dovremmo cercare di curarla al massimo. Per farlo abbiamo bisogno di ottenere link in entrata da siti autorevoli, ma senza cercare scorciatoie per farlo.

Gli occhi attenti dei quality rater sono sempre pronti a rivelare anomalie e azioni improprie atte ad ingannare l’algoritmo di ricerca. Ecco perché è molto importante crescere, ma anche farlo nel modo giusto.

Non va mai dimenticato, inoltre, che i contenuti rappresentano sempre la nostra arma vincente, quello che ci permette di posizionarci anche davanti a colossi del settore. Una pagina in cui l’utente può trovare realmente le informazioni che sta cercando si posizionerà naturalmente bene sui motori.

Non a caso è bene tenere sempre sotto controllo il tempo medio che un utente utilizza per consultare le informazioni sul nostro sito e la frequenza di rimbalzo. Sono due parametri molto importanti che possiamo estrapolare facilmente da Google Analytics e che vengono presi in considerazione anche dall’algoritmo.

A tutto questo si aggiungono, ovviamente, le buone pratiche SEO onpage: H1, meta, struttura delle URL, velocità e versione ottimizzata per smartphone. I parametri sono sicuramente molti, ma sempre attuali.

In conclusione, cosa cambierà nel 2021 in ambito SEO?

Credo che il 2021 sarà un anno importante per la SEO. Vedremo molti siti web che hanno cercato di posizionarsi sfruttando trucchi e stratagemmi perdere posizioni, al contrario avremo una rivalutazione per i siti web che hanno messo sempre al primo posto l’utente.

Con questo intendo anche siti che non fanno uso di pubblicità invadenti e tecniche di click baiting che, nel lungo periodo, si rivelano sempre deleterie per il posizionamento. Il rapporto di fiducia tra chi gestisce un sito web ed i propri utenti è importantissimo e chi vorrà stare ai primi posti dovrà cercare di tenerlo bene a mente.

“Ingannare” l’utente cercando di ottenere click, affiliazioni e pagamenti è una tecnica che non ripaga mai. Bisogna essere lungimiranti e, soprattutto, avere pazienza.

I risulti molto spesso tardano ad arrivare ma una cosa è certa: se si rispettano tutte le regole del gioco, alla fine si porta a casa il risultato!

Google lancia il “December 2020 Core Update”: come farsi trovare preparati

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.