Essere visibili su YouTube, così come su Google, è fondamentale per raggiungere i propri utenti. E nel caso specifico di YouTube, uno degli elementi più importanti per calcolare la visibilità di un canale è senza dubbio il cosiddetto Watch Time. Di cosa si tratta? Lo abbiamo chiesto a Federico Giannicchi di Webhero.
Perché è fondamentale aumentarlo
Il Watch Time corrisponde al tempo di visualizzazione medio ottenuto da un singolo video, ma anche da tutti i contenuti caricati su un determinato canale. Inoltre, il tempo di visualizzazione non include soltanto il video di quello specifico canale, ma anche la sessione che ha avuto inizio con la visualizzazione di quel video.
In sostanza, se un video dura 5 minuti ma viene visualizzato soltanto per 3 minuti, nel Watch Time confluiranno quei 3 minuti insieme a tutto il restante periodo di tempo trascorso dall’utente su YouTube. Quali sono gli altri elementi che vengono valutati e che possono migliorare o peggiorare il Watch Time? Oltre al tempo complessivo della sessione concorrono anche:
- un eventuale incorporamento del contenuto su blog e siti terzi
- il cosiddetto Bounce Rate (la frequenza di rimbalzo, ovvero la percentuale di utenti che ha abbandonato quel contenuto prima che giungesse al termine)
- la Retention (corrispondente alla percentuale visualizzata di quel determinato video)
Il Watch Time è un parametro ritenuto fondamentale anche da Google
La SEO su YouTube passa attraverso il Watch time e il motivo è semplice. Google, infatti, è solito mostrare fra i suoi risultati anche i video di YouTube, a patto che l’argomento cercato sia stato trattato anche all’interno di uno o più video.
I risultati offerti da Google vengono elencati proprio in base al Watch Time, che quindi si conferma un parametro importante non solo per la visibilità del video su YouTube (in quanto determina quali video debbano comparire tra i consigliati), ma anche sui motori di ricerca.
Prima del Watch Time, i parametri che determinavano il posizionamento organico di un video su Youtube erano i seguenti: i backlink, gli incorporamenti all’interno di siti, blog e landing page, le condivisioni, le interazioni, le visualizzazioni e il numero d’iscritti al canale. A partire dal 2012, il Watch Time è diventato il parametro più importante in assoluto, scavalcando tutti quelli elencati poc’anzi. Il problema dei parametri in questione è che possono essere manipolati, a differenza del Watch Time, che costituisce la fotografia perfetta dell’interesse gravitante intorno ad un contenuto multimediale. Ma in che modo aumentare il Watch Time?
Incrementare il Watch Time
Nonostante ogni volta che venga implementato un nuovo algoritmo gli esperti facciano a gara per capire in che modo aggirarlo, a fare la differenza è quasi sempre la qualità.
Il fattore qualità è fondamentale per tutti i contenuti condivisi su Google, ma anche per quelli pubblicati su YouTube. Pertanto, è abbastanza inutile concentrarsi sulle maniere per aggirare l’algoritmo, ma è importante dare la precedenza all’impegno e alla ricerca, oltre che agli elementi tecnici in grado di aumentare la qualità del prodotto.
Inoltre, è importante sfruttare i primi secondi del video spingendo gli utenti a guardare l’intero video, magari facendo comprendere loro che è necessario restare fino alla fine in quanto verranno fornite informazioni da non perdere. E non finisce qui. In tanti fanno l’errore di sfruttare male l’inizio annoiando lo spettatore con saluti troppo lunghi, intro musicali interminabili, etc. Tutto ciò non fa che aumentare a dismisura le percentuali di abbandono del video.