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Le tecnologie e la popolarità sui social vi intrigano talmente tanto che avete pensato di farne un business: del resto questi strumenti, se ben sfruttati, possono essere parecchio remunerativi.

Pare però che Instagram abbia introdotto una novità, il cosiddetto shadowban, che potrebbe un po’ penalizzarvi.

Shadowban Instagram: di cosa si tratta?

Gli utenti che utilizzano degli hashtag palesemente finalizzati alla pubblicizzazione di qualcosa (un evento, un prodotto, un servizio e così via) o che faNno dello spamming subiscono delle forti penalizzazioni.  Una dura vita quella dell’influencer!

No, non vi preoccupate, alla lunga non finirete per essere bannati in via definitiva dal social, il problema è che tutte le foto incriminate verranno automaticamente oscurate o quanto meno rese non visibili da altri profili. La popolarità? Anche quella potrebbe cominciare ad oscurarsi…

Perché Instagram applicherà lo shadowban?

Instagram applica questa misura, a prima vista così restrittiva ed impopolare, per rendere i social dei posti virtuali un po’ più vivibili. Quotidianamente infatti gli addetti ai lavori ricevono migliaia e migliaia di segnalazioni dovute per esempio alla pubblicazione di foto discutibili o di testi politicamente scorretti. Vediamo nel dettaglio quando statisticamente queste si verificano con maggiore incidenza.

Ah, prima di procedere è d’obbligo una precisazione: non confondete il sistema di cui qui si tratta con un vecchio e di certo poco discutibile filtro che già fa parte del mondo dei social ossia quello relativo alla vendita illecita di armi: qui si parla di altro.

Pagine verbalmente violente

In genere le segnalazioni interessano soprattutto pagine particolari schierate ideologicamente (uno dei motivi principali per cui si può essere segnalati è l’evidente razzismo del profilo, oppure ancora la tendenza a parlare di religione in maniera abbastanza aggressiva o comunque prossima al fanatismo), eccessivamente irriverenti (il black humor ad esempio sembrerebbe poco tollerato in rete) o, strano ma vero, riguardanti la diffusione delle idee vegane e, di riflesso, le pagine in cui si decantano tutti i pregi ed i vantaggi di una alimentazione essenzialmente onnivora.

I bot

I bot, forse non sono in molti a saperlo, sono dei software utilizzati per ripetere in automatico determinate operazioni vantaggiose. In molti li usano quando alcuni giochi in rete richiedono ad esempio di compiere spesso una determinata azione per poter completare una missione o una quest (avete presente farmville? Quante volte dovete piantare e raccogliere un dato ortaggio per poter giocare? Bene, il bot potrebbe pensarci per voi!).

Nel caso di Instagram, ovviamente, la questione è un po’ diversa: i bot possono servire infatti a far risalire una vostra foto particolare sulla bacheca, a mettere cuoricini o quant’altro.

Tenete presente comunque che, per quanto vi possa sembrare un’invenzione comoda e innocua, il bot è poco tollerato sul web.

Hashtag ripetitivi

Gli hashtag, specialmente se troppo ripetitivi, vengono scambiati dai sistemi di controllo per spam, ossia per una sorta di pubblicità aggressiva.  A prescindere che tu faccia questo per scopi pubblicitari o semplicemente per risparmiare tempo quando pubblichi anche la didascalia di una foto quindi ricorda che sei a rischio shadowban.

Limiti giornalieri

Forse non sapete nemmeno questo, ma l’utente è in genere monitorato da chi gestisce i social. Quando mettete quindi più di un centinaio di cuori all’ora, quando interagite con altri utenti rilasciando un commento al minuto o stringete troppe amicizie nello stesso lasso temporale preparatevi: lo shadowban potrebbe entrare in azione…

Siete vittime di shadowban?

Non sempre rendersi conto di essere caduti vittima dello shadowban è facile ed immediato: il sistema infatti non dà alcuna segnalazione in proposito e l’utente riesce ad accorgersi di essere stato bannato in maniera abbastanza casuale.

In genere quindi, se si ha quanto meno il sospetto che Instagram vi abbia in qualche modo “filtrati” non potete far altro che verificare chiedendo a qualche amico di controllare che le vostre foto, soprattutto quelle con hashtag sospetto, vengano regolarmente visualizzate.

In commercio, o anche in download free,  esistono poi delle app che dovrebbero rilevare la presenza di un ban sul vostro profilo. Il consiglio che vi diamo è quello di diffidare: in molti casi infatti non soltanto questi software non funzionano, ma per giunta altro non si rivelano se non veicoli attraverso i quali installare dei virus sulle vostre periferiche oppure ancora sistemi per farvi sottoscrivere illecitamente degli abbonamenti a pagamento.

Liberarsi dello shadowban

Per adesso, data anche la recentissima introduzione di questo filtro, non sono tantissimi i modi escogitati dagli esperti del settore per liberarsi dallo shadowban.

In linea generale in questi casi avete quindi poche opzioni che prevedono il passaggio da un profilo aziendale ad uno privato (comunque più utile di uno bannato o bloccato), provare a riabilitarvi tramite una piccola procedura informatica (collegatevi ad Instagram via PC, andate su “Modifica profilo” e cliccate poi su “App autorizzate”. Meglio ancora se prima di autorizzare le app bannate eliminate tutte quelle sospettate di essere state filtrate).

Infine potete anche provare a disattivare, solo per pochi giorni però, il vostro profilo. Un successivo ripristino, è importante saperlo, vi consentirà comunque di accedere a tutte le informazioni perse durante questo periodo di autoban.

Shadow Ban su Instagram: come uscire dalla penalizzazione

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.