Link building collegamento

Se sei giunto fino qui, evidentemente hai iniziato a cercare informazioni su come migliorare il posizionamento del tuo sito e fra i vari e possibili fattori di posizionamento hai letto la voce link building. Oppure più modestamente stai leggendo questa guida perché l’ho condivisa, cosa molto più probabile.

Ormai ho diversi anni di esperienza alle spalle ma se dovessi provare a rimettermi nei panni di me stesso quando ho iniziato molti anni fa, direi che due erano le domande che mi giravano nella testa e a cui provavo a dare risposta:

  1. la link building serve al mio sito?
  2. il mio sito crescerà se riceverà link?

Se anche tu ti stai ponendo le stesse domande, sappi che sono assolutamente legittime e non perché me le sono poste anche io ma perché è comprensibile che ci si pensi due volte visto che c’è un costo per l’attività di posizionamento sui motori di ricerca.

Generalmente la risposta alla prima domanda è sì, la link building serve, anche se c’è a chi serve di più e a chi serve meno, a seconda della competitività del settore in cui si lavora. La risposta alla seconda domanda invece è dipende, nel senso che potrebbe anche essere inutile se fatta nel modo sbagliato.

Giustamente in tanti, così come hanno fatto per esempio con la seo  on page, per saperne di più sulla link building cercano risposte sul web, trovando però una serie di articoli (copia/incolla uno dell’altro) che secondo me fanno più danni che bene a chi li legge. Perché?

La link building è una materia abbastanza particolare dove tutte quelle che vengono date come regole fisse sono potenzialemente sbagliate per un semplice motivo: la link building non ha regole (anche se per praticità si tende a volerle creare), e fare bene link building vuol dire solo applicare ciascuna pratica con buon senso. Poiché non volevo generare dubbi su cosa intendessi con queste ultime due parole, ho cercato una definizione su internet e trovo che questa di Wikipedia rappresenti esattamente cosa volessi dire:

Il buon senso è la capacità di giudicare con equilibrio e ragionevolezza una situazione, comprendendo le necessità pratiche che essa comporta.

Per quanto mi riguarda ricordo di non aver avuto nessun tipo di buon senso nei miei primi approcci con la link building e di aver preso come dogmi immutabili le cose che leggevo, perciò ritengo che il buon senso di cui parlo è tanto maggiore quanto più si fa esperienza in questo campo. Quando si passa dalle certezze (errate) alla confusione, già si compie un grande passo in avanti perché si comincia ad essere pronti a fare chiarezza.

Gli errori comuni degli inesperti

Poiché ho individuato alcune criticità che si ripetono in tutti gli utenti inesperti, provo a raccoglierle in breve e a confutarle, nel tentativo di chiarire alcuni concetti basilari. Se non dovessi riuscirci sarei contento anche se solo riuscissi a far insinuare il dubbio nella tua testa, poi sarai tu a cercare di cacciare la nebbia.

Dare delle regole nella link building vuol dire escludere altre cose che non andrebbero escluse. Se per esempio, come è scritto in tante guide sul web, è scritto che bisogna prendere link da siti autorevoli, automaticamente chi leggerà quell’articolo capirà che dovrà rifiutare link da siti non autorevoli. Questo ragionamento ha un senso logico e intuitivo, difficile pensare di contestarlo. Tuttavia non è completamente esatto, come spiegherò dopo parlando di siti con poco traffico che spingono che è una bellezza.

Resta comunque il fatto che anche se io ti convincessi di questo, potresti rispondermi: “Perché dovrei prendere un link da un sito non autorevole?“. Le risposte sono più di una e le scoprirai continuando a leggere questo articolo, tuttavia prima mi interessa porre una questione: qual è un sito autorevole? E quale sito invece non è autorevole?

Mentre gli esperti potrebbero disquisire per ore sull’argomento, i non esperti non hanno dubbi in merito: un sito è autorevole se ha la ZA alta. Precisamente è stata individuata nella ZA40 la soglia minima che definisce un sito autorevole, perciò automaticamente tutti i siti che stanno sotto questa soglia, non sarebbero autorevoli. Questo non solo è un errore ma è fra gli errori più comuni degli inesperti.

La Zoom authority non si travasa da un sito ad un altro

Addirittura c’è chi pensa, e se lo pensa probabilmente è colpa di chi glielo ha fatto pensare, che se un sito ha per esempio ZA30, potrà vedere aumentata la sua ZA solo se riceverà link da siti con ZA da 31 in poi! Una cosa totalmente sbagliata, ma ripeto, non è colpa di chi lo pensa dopo averlo letto in una guida ma di chi ha scritto quell’articolo.

Ebbene sappiate che quel vostro sito ZA30 potrebbe vedere salire o diminuire la sua ZA anche

  • ricevendo un link da un sito con ZA più bassa
  • ricevendo un link da un sito con ZA più alta
  • non ricevendo link da nessun sito!

Già avete capito bene, da nessun sito, semplicemente perché Google deciderà, magari per via di uno dei suoi tanti aggiornamenti, che il vostro sito è più o meno meritevole rispetto al passato.

Ma a parte questo, penso che avere la consapevolezza che un sito ZA30 possa aumentare questo valore anche ricevendo link da un sito ZA19 (è un numero di esempio, ora non correte tutti a cercare siti con ZA19 🙂 ) serva ad aprire la mente a parecchie persone.

E se invece sei passato da una convinzione (sbagliata) alla confusione e ora ti stai chiedendo “Come è possibile che un link da un sito con ZA19 possa far aumentare la zoom authority del mio sito che ha ZA30” sappi che la risposta è: PERCHé NON CENTRA NULLA.

La Zoom Authority cambia all’aumentare della posizione occupata dalle parole chiave delle pagine del vostro sito (ci sono comunque anche altri fattori). Perciò se un link in entrata contribuisce a migliorare il posizionamento di una o più parole chiave, automaticamente il software SeoZoom aumenterà la quantità di volume di traffico stimato del vostro sito e di conseguenza la ZA potrebbe salire.

La ZA del vostro sito quindi, a seconda dell’entità di questo aumento passerà da 30 a 31, 32, 33, 34, 35 e così via. Ovviamente trattandosi di un valore esponenziale, passare da 10 a 20 è più semplice che passare da 20 a 30 o da 30 a 40 e più si sale più sarà difficile. Ora, siccome non c’è un passaggio di ZA da un sito ad un altro, capisci bene che il tuo sito ZA30 potrà passare a 31, sia ricevendo un link da un sito ZA50, sia da un sito con ZA15, sia con un sito anch’esso con ZA30.

Quindi cosa ne deduci da questo? E’ chiaro adesso? Questo vuol dire che NON devi rifiutare link da siti con ZA minore del tuo, perché non centra nulla! Se lo fai ti precludi la possibilità di

  • ottenere a poco prezzo link da siti che spingono perché hanno un autorevole profilo di link ma poco traffico
  • avere un profilo di link naturale

Profilo di link naturale

Mi soffermo su questo secondo punto, perché il primo lo capisci bene, questo ha bisogno di essere chiarito. Se analizzi il profilo di link di un sito, per esempio con Seozoom, vedrai che i link vengono suddivisi

  • link di altissima qualità
  • link di alta qualità
  • link di media qualità
  • link di bassa qualità
  • link di bassissima qualità

Se hai seguito e compreso quello che ho scritto finora, puoi intuire che io non sia propriamente d’accordo con questa categorizzazione dei siti, perché come puoi notare l’appartenenza di un sito ad una categoria piuttosto che ad un’altra dipende dal volume di traffico stimato da SeoZoom. Siccome ho scritto prima che un link da un sito con un autorevole profilo di link può spingere un altro sito anche se ha poco traffico questa suddivisione va presa con le molle, ma siccome sei inesperto posso comprendere se ti muoverai basandoti su questi dati.

Tuttavia questa classificazione mi è utile in questo momento perché se analizzi il profilo di link di un sito, vedrai che il numero di link da siti di altissima qualità è irrisorio (a volte è zero) e che man mano che si scende verso siti di bassissima qualità questo numero è sempre più alto. Ora mi spieghi come sia possibile che il tuo sitarello con pochi mesi di vita riceva 30 link da siti ZA40 e 0 (ZERO) link da siti di bassa e bassissima qualità? Bene, spero che anche questa domanda sia riuscita a liberarti dalle tue convinzione e metterti perlomeno un dubbio.

Ovviamente potresti chiedermi quale sia il problema ad avere un profilo di link fatto in quel modo. A questo ti rispondo semplicemente dicendoti le parole “profilo di link naturale“. Cercale sul web e scoprirai quanto il tuo modo di agire sia lontano dalla naturalezza. Scoprirai anche l’esistenza dei link no follow, di cui ovviamente non ti sei interessato, e dei link con anchor text “clicca qui”, “vai al sito” che non ti sogneresti mai di prendere.

I link sono tutti buoni o quasi

Allora potresti chiedermi, ammesso che sia come dici, quale insegnamento dovrei trarre da questo? Uno solo: i link sono tutti buoni (tranne quelli da siti penalizzati che hanno valore nullo in molti casi o penalizzante anche se sembra sia raro) perciò vanno presi tutti! L’importante è dare a quel link il giusto valore.

Ovviamente questo discorso è rivolto a chi non ha le conoscenze e i mezzi per valutare un sito oltre il colpo d’occhio sommario che può dare con uno dei software di analisi. Perciò non rifiutare link da siti con ZA10, 15, 20 come se fossero apportatori di chissà quali sciagure per il tuo sito. Anche perché nessuno ti chiederà 100 euro per un sito con ZA10 ma probabilmente una decina di euro e così a salite. Probabilmente quella cifra sarà investita dal titolare del sito in altre attività volte a migliorare il posizionamento dello stesso sito. Se in tanti evitano di prendere link da siti con ZA bassa, oltre che spendere molto di più prendendo link da siti con ZA più alta, non contribuiscono alla crescita degli stessi siti. Non ti importa della crescita dei siti di altre persone? Va bene, allora pensa alla naturalezza che dovrebbe avere il profilo di link del tuo sito.

Page Rank

Vorrei ricordare che Google nel 2009 ha cessato di rendere pubblico il PR (Page Rank) proprio per contrastare il tentativo di manipolazione di questo valore che aveva raggiunto numeri elevati. Proprio come avviene oggi con la ZA, succedeva che i webmaster cercavano link da siti con PR superiore a quello del proprio sito. Avevi un sito con PR4? Allora cercavi link da siti con PR5, 6, 7, 8, 9 e 10. Tutto questo è finito perché si è esagerato perciò non è logico percorrere nuovamente la stessa strada perché prima o poi, in un modo o nell’altro, questo modo di fare potrebbe ritorcersi contro.

Guestpost

Invece di preoccuparvi di questi valori e ripeto, so bene che per conoscenze o mezzi (che hanno un costo anche importante come Semrush, Majestic o Ahref) non potete fare di più, il consiglio è quello di concentrarvi sull’articolo che conterrà il link al vostro sito, ovvero sul guestpost.

Non mettere il link in un articolo anonimo che non posizionerà key nemmeno in quarta pagina di Google. Ecco, questo modo di fare, molto diffuso, renderà inutile anche quel costosissimo link che avete ricevuto dal sito con ZA60.

Fai una keyword research, formatta l’articolo, fai in modo che sia così bello che quasi quasi ti dispiacerà non pubblicarlo sul tuo sito. Controlla anche la distanza della pagina rispetto alla home (guardando l’url). Se poi vuoi fare le cose davvero per bene evita di farti linkare con anchor text tipo “hotel Roma”.

Solitamente nelle altre guide su questo argomento leggerai che è importante che la pagina di destinazione corrisponda a quello che si aspetta di trovare chi dovesse cliccare quel link. Giusto, ma fai in modo che quel collegamento esterno sia anche giustificato. So che non è semplicissimo e a volte è impossibile ma perlomeno provaci. Il fatto che ci riuscirai qualche volta piuttosto che mai sarebbe già un buon risultato.

Non dimenticarti dei link interni e non lesinare con i link esterni verso altre fonti, non lasciarti frenare dall’avarizia di dover dividere la link juice con un altro sito. Una o più fonti autorevoli linkate dallo stesso articolo nel quale c’è un link al tuo sito potrebbero rappresentare un qualcosa in più visto che il tuo sito si troverebbe in buona compagnia nell’articolo e questo magari potrebbe dare autorevolezza anche al tuo sito.

A lungo termine comunque consiglio di creare un piano editoriale SEO, perché i tuoi competitors non stanno a guardare e dovrai muoverti analizzando anche il profilo di link dei loro siti.

 

Link building per inesperti: scopri quali sono gli errori della tua strategia

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.